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FIAB-VENETO – Federazione Italiana Amici della Bicicletta onlus – Coordinamento Veneto

Comunicato Stampa FIAB – Veneto

Dopo la GIORNATA delle FERROVIE DIMENTICATE:
il  Coordinatore FIAB-Veneto annuncia l’impegno della FIAB anche in vista delle prossime elezioni  regionali.
Verso un VENETO PIU’ CICLABILE! 

Dopo la Giornata delle Ferrovie Dimenticate  svoltasi l’8 marzo abbiamo incontrato Luciano Renier, il Coordinatore regionale di FIAB–Veneto e gli abbiamo  posto alcune domande.

  1. Dunque quest’anno l’8 marzo non era solo la Festa della Donna ma anche la Giornata delle Ferrovie Dimenticate; com’è andata in Veneto?
  1. Direi bene: in Veneto si sono svolte diverse iniziative e abbiamo visto tanta gente e tanto interesse, segno che la cosa sta a cuore a molti.
  1. In concreto, cosa proponete per  queste ferrovie dismesse??
  1. Chiediamo  che la situazione attuale di totale  abbandono e progressivo disfacimento sia interrotta, avviando il recupero del loro sedime per rilanciarle come nuove strutture  per il turismo ciclopedonale , portando anche in tal modo l’Italia e il Veneto a livello europeo; oggi in pratica stiamo gettando alle ortiche un patrimonio che a suo tempo è costato notevoli risorse economiche e che ora potrebbe tornare utile e vitale con modesti investimenti.   
  1. Come continuerà l’impegno della FIAB?
  1. Con l’8 marzo possiamo dire che è cominciata la campagna di primavera del 2015.

Continueremo portando il nostro contributo di idee alle  elezioni regionali del  maggio prossimo; chiederemo di incontrare i candidati e proporremo loro il nostro documento di programma su “Cosa può fare la Regione Veneto per la mobilità ciclistica”; e sono tante le cose che si possono e si devono fare!

  1. Può anticiparci qualche proposta della FIAB-Veneto?
  1. Certo. Anzitutto proponiamo unaLegge regionale per la mobilità ciclistica che indichi obiettivi, strumenti e finanziamenti; inoltre è strategica l’istituzione di un Ufficio Regionale di mobilità ciclistica che coordini l’azione delle Istituzioni locali. 

Ma oltre a questi due punti ve ne sono tanti altri che riteniamo importanti per cambiare il volto della mobilità nella nostra regione, pensando non solo al turismo ma agli spostamenti della vita quotidiana.Per esempio non può certo mancare un Piano regionale della mobilità  ciclistica che favorisca la mobilità verso i nodi di interscambio ed i centri territorialmente più importanti per dotazioni di servizi.

Sottolineo che andando verso un Veneto più ciclabile possiamo difendere meglio l’Ambiente e con ciò ne trarremo vantaggio tutti.

  1. Renderete pubblico il vostro programma?

Sì: vogliamo che tutti i candidati lo conoscano e si pronuncino, poi giudicheranno gli elettori.

Documento: Cosa può fare la Regione Veneto per la bici – DEF